mercoledì 4 maggio 2011

Prima escursione sul monte Paganuccio

Questa primavera per la mia prima escursione ho deciso di andarmene sul monte Paganuccio nella riserva naturale della Gola del Furlo.

Il Paganuccio è un masso calcareo che raggiunge i 976 m di altitudine, i locali lo chiamano monte Grande a dispetto del suo omologo più piccolo, il Pietralata, con il quale da vita alla splendida Gola del Furlo.

Tornando su questa montagna, mi è venuta voglia di rispolverare dal mio archivio fotografico la prima esplorazione fatta su di essa per ammirare le grandi praterie che ne caratterizzano la parte sommitale.
Una camminata di qualche anno fa a fine inverno.
Il punto di partenza lo stabilii sul versante occidentale del monte Paganuccio nelle località conosciute con il nome di Scotanelli, Ca'Luccio, Ca'Bartoccio, Il Sasso, la zona più semplice e rapida per effettuare l'ascesa ai pascoli e da lì raggiungere la cimia. In quella giornata il cielo non era dei più limpidi, un vero peccato, da queste alture è possibile godere di una vista unica: a est da San Marino al monte Conero mentre a ovest tutta la dorsale dell'Appennino Umbro-Marchigiano. I prati dovevano ancora riprendersi dal freddo invernale e quindi i fiori e le altre bellezze tipiche della bella stagione erano un sogno, insomma un paesaggio piuttosto desolante ma come ogni prima volta resta impressa nella mente.

Ed eccovi le foto di questa camminata sulle praterie del monte Paganuccio:
 La partenza ai piedi delle case di Scotanello.
Grande quercia, ciò che resta delle antiche foreste del monte Paganuccio.
La salita ai pascoli circondato dai ginepri.
 Solitario albero sui prati.
Vista fin sulla cima del Paganuccio.
Cippo sulla cima.
Il massiccio del Catria tra la foschia.
 Le praterie.
Altra visuale sulle praterie.
Strada su prato!
Si scende verso le case.
La sera dalle pendici del Paganuccio.

Guarda il percorso.

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