venerdì 28 giugno 2013

Giro al Fosso del Razzo

Controllando su una vecchia guida escursionistica i sentieri dell'ormai defunta Comunità Montana del Metauro, ho avuto l'ispirazione per una bella camminata tra i colli del pesarese.
Su tutti vengo attratto da un lungo tracciato che partendo dal centro della Val Metauro raggiunge i suoi confini settentrionali fino a sconfinare per un breve tratto nel bacino del Fiume Foglia, attraversando una profonda e verde valle solcata dal placido Fosso del Razzo. La graziosa vallata è inoltre circondata dai suggestivi borghi di Montegaudio, Monteguiduccio e Petriano mentre alla confluenza del Fosso del Razzo con il Torrente Apsa, altro tributario del Fiume Foglia, sorge la moderna cittadina del Gallo.
Il posto è interessante, perciò inizio ad ideare un bel circuito escursionistico consultando foto, mappe satellitari e quant'altro in mio possesso. Il risultato è una lunga camminata attraverso la valle del Razzo e i colli circostanti, un percorso che sfiora borghi antichi, fa riscoprire vecchi caseggiati in rovina, villaggi rurali, attraversa bellissimi campi, fitti boschi e da la possibilità di ammirare panorami meravigliosi.
Ma come sempre, sono le foto a narrare nel migliore dei modi il cammino, i luoghi e soprattutto l'emozioni...

Giunto in un parcheggio sul versante nord del colle San Bartolo, in prossimità di Montegaudio, lascio l'auto e imbocco il sentiero che parte proprio a lato dello spiazzo. L'inizio del cammino è sorvegliato dal colle di Montegaudio dove un tempo sorgeva il castello, ora a memoria dei tempi che furono si trova una solitaria torre campanaria.
Il panorama di sud-ovest: sullo sfondo le alture del Furlo, poi i boscosi colli delle Cesane, ancora più vicino Monteguiduccio e la Valle del Razzo sotto.
Eccola nel dettaglio Monteguiduccio, incastonata al pari di una pietra preziosa su questo gioiello di territorio.
Tra fango e verdeggianti macchie di vegetazione...
...giungo in localita' I Pianacci.
Uno sguardo indietro tra il verde preponderante di questi colli e il bellissimo cielo azzurro costellato di nuvole.
Il luogo è un punto panoramico eccezionale! la visuale oltrepassa le colline fino a raggiungere il mare.
E a nord spunta anche il Monte Titano.
Lascio i Pianacci e inizio a lambire un bosco, sulla mappa è segnalato come Macchia degli Studi, la vera star di questo tratto del percorso è la rosa canina.
Osservando il panorama individuo il castello di Petriano.
Finalmente la Valle del Razzo che si apre verso nord, in basso il borgo del Gallo mentre sullo sfondo domina la sagoma del Monte Carpegna.
La parte alta della valle.
Scendendo verso il fondo della valle mi ritrovo circondato da grandi praterie dominate dai rosseggianti fiori dell'erba lupina, meglio nota come Sulla.
Uno sguardo alla strada già percorsa, una lunghissima discesa che più tardi si trasformerà in dura salita.
Finalmente in prossimità del Fosso del Razzo.
Guado il rivo d'acqua...
...lungo le sue sponde vedo far capolino dei comignoli, la curiosità è tanta ma desisto, osserverò la casa nel ritorno ora è tempo di risalire l'altro lato della valle.
Infatti eccomi su una fangosa stradina, nel bel mezzo di un fitto bosco. 
Il sentiero sale contorto su per il colle quasi sempre chiuso dalla vegetazione, pare di risalire le viscere di una gigantesca creatura ma uscito fuori dal bosco opprimente il panorama si apre meraviglioso fino San Marino.
La stradicciola si appiana e giungo nel villaggio rurale segnalato sulla mappa con il nome Il Colle, abitanti attuali: tre cani.
Poco più avanti ecco apparire la chiesa di Santo Stefano in Casarotonda, sono nelle vicinanze di Monteguiduccio.
La chiesa con annesso edificio in abbandono, quest'ultimo ospitò l'ospedale militare inglese durante la seconda guerra mondiale, doveva assistere i feriti della vicina linea gotica.
Lascio Casarotonda e mi porto sulla comoda strada principale, da qui svolto a destra per raggiungere la parte bassa del Fosso del Razzo. Ancora una visuale d'eccezione, dai colli al mare e nel mezzo la Chiesa di Coldelce circondata dal bosco.
Continuo a camminare sulla comoda strada asfaltata che piano piano scende a valle, nel frattempo vedo apparire la Valle del Razzo e i colli da dove sono partito.
Arrivo fino ai piedi di Petriano ma nel frattempo da nord-ovest minacciose nubi nere si avvicinano.
Finalmente al piano, ritrovo il Fosso del Razzo e l'omonima strada che lo risale, le nubi continuano ad avvicinarsi.
Inizio a risalire la valle dove il cielo è ancora sereno.
La stradina diventa in breve tempo una palude fangosa fino a questo rudere. I comignoli non mento è il caseggiato visto appena sceso al torrente, nella mappa è segnalato come Casa Matellini.
Un verde lucente ed intenso circonda l'edificio ma le nubi incombono e non posso più dilungarmi in ulteriori elucubrazioni ascetiche sulla natura ed il creato... è tempo di tornare a casa.
Risalgo in fretta la valle e una volta in cima osservo la situazione meteo... non è certo delle migliori, sullo sfondo uno squarcio di sereno mi mostra i Sassi Simone e Simoncello.
Ormai prossimo all'arrivo, anche il pericolo sembra scampato, le nubi seppur molto vicine cambiano direzione.

Guarda il percorso sulla mappa.