mercoledì 9 marzo 2016

La Darsena Borghese di Fano

Personalmente non sono un grande amante della città, piccola o grande che sia. Ho sempre detestato il traffico, la confusione, la calca tipica dei centri urbani e quando mi ci trovo immerso cerco sempre di fuggire il prima possibile in zone più tranquille e rilassanti. 
Negl'ultimi tempi però Valentina, la mia ragazza, mi ha fatto ricredere... almeno in parte. Passeggiando assieme a lei tra un centro storico e l'altro ho scoperto luoghi veramente incantevoli, angoli di città che non pensavo nemmeno esistessero. 

Uno di questi posti affascinanti è la Darsena Borghese o Porto Borghese di Fano (PU). Il porto più antico della cittadina adriatica. 
La Darsena Borghese si trova proprio sotto il ponte detto della Liscia, uno dei punti più trafficati della città, chiunque transita per Fano presto o tardi passa di li. Ma sono sicuro che la stragrande maggioranza di queste persone, inclusi gli stessi fanesi, non conosce l'esistenza e la bellezza della darsena sottostante.

Ciò che si vede dalla strada è solamente questo spiazzo balconato.
Basta avvicinarsi per capire però che non si tratta di una semplice decorazione urbana.
La Darsena Borghese fu un'opera ingegneristica di grande importanza per la Fano di inizio XVII° secolo. I fanesi, non godendo di un approdo naturale, si sono sempre adoperati nella creazione di un porto funzionale ma hanno sempre dovuto fare i conti con il continuo l'insabbiamento dei loro bacini artificiali.
Nel 1613 arriva l'occasione giusta. Dopo tante sollecitazioni Papa Paolo V, al secolo Camillo Borghese, autorizza la creazione di un nuovo porto nella città di Fano allo scopo di aumentarne i traffici commerciali e la pesca. I lavori verranno diretti dall'architetto romano Girolamo Rinaldi e conclusi nel 1618. Sono occorsi anni vero ma alla fine Fano ebbe il suo porto. La darsena, di forma ottagonale, si trovava lontano dal mare collegata ad esso tramite un canale, riparata dai venti, munita di un loggiato tamponato (foto) adibito a dogana per le merci e protetta dalla vicina Rocca Malatestiana.
Cosa chiedere di più?...  che non si insabbiasse. Purtroppo è quello che avvenne ed il porto fu presto inutilizzabile.
I numerosi emblemi di Paolo V campeggiarono per diversi anni su un acquitrino maleodorante.
Assieme ai bassorilievi posti per celebrare gli altri artefici dell'opera.
E quel Senatus Populusque Fanester che dopo enormi spese si ritrovò con un pugno di mosche in mano.
Occorse del tempo, poco più di un secolo, prima di giungere alle soluzioni giuste e rendere finalmente la Darsena Borghese navigabile. Nella prima metà del '700 venne eliminato uno scalone che dalla strada scendeva al loggiato e da li fatte scorrere, con un salto artificiale, le acque del canale detto Vallato del Porto, (oggi Canale Albani). Ancora però non bastava.
Fu l'architetto Carlo Murena ad avere l'intuizione giusta. Egli capì che costruendo un molo guardiano ad est del canale e allungandolo periodicamente il porto non si sarebbe più insabbiato. E questo Fu!
Il Porto Borghese continuo ad avere una certa importanza per Fano fino al XX°secolo anche se il primo "colpo" lo ricevette con la costruzione del ponte ferroviario nel 1862, (nella foto si trova sullo sfondo), che impedì l'attracco alle imbarcazioni a vela nella parte più interna.
Ora, la vecchia Darsena Borghese ospita piccole imbarcazioni mentre il loggiato è sede dell'Associazione Marinai d'Italia ma ai più distratti può solamente sembrare un tranquillo e decadente passeggio ai lati del canale.

Guarda dove si trova la Darsena Borghese di Fano sulla MAPPA.