lunedì 26 dicembre 2011

Neve tra Cesane e dintorni

In questo 2011 appena trascorso, dopo un'estate interminabile, un autunno tra i più siccitosi di sempre, è arrivato un pò di freddo e con esso la prima imbiancata sulle colline della val Metauro.
Poco prima del solstizio d'inverno è finalmente caduta la  neve!, poca vero...ma è tornata ad avvolgere monti ed alture;  non ho potuto lasciarmi sfuggire quest'occasione perciò sono corso a farmi un giro tra le bianche colline per fare quattro passi su soffici tappeti immacolati.

Trascorrere il pomeriggio sui monti delle Cesane, tra la foresta e i dintorni ad ammirare inediti paesaggi innevati, cosa c'è di meglio:
Giunto sulla strada che attraversa la foresta incontro qualche amante della neve, i padri con i loro bimbi, ragazzi venuti a far "sguilloni" con la macchina. Uno di quest'ultimi deve aver tirato il freno a mano una volta di troppo restando così incastrato con l'auto in un paletto.
Giunto a Campo d'Asino, un prato circondato da cedri ed abeti, nella parte detta Cesana Bassa, mi fermo per fare quattro passi.  La neve qui è bassa quanto le nubi che solcano l'aria e all'interno del bosco c'è solamente nevischio, bastevole però a decorare in modo artistico vecchi relitti di pino nero che incontro lungo il mio tragitto. La camminata prosegue in quello strano silenzio quale soltanto la neve sa dare... il manto sale come il pendio. Arrivato alla sommità del colle provo a raggiungere la piana detta Bertarelli ma noto che la neve rende difficoltoso l'orientamento, specie in un bosco monotono come questo. Poco male, il ritorno è stato più eccitante!  Raggiunta nuovamente l'auto, salgo nella parte alta della foresta fino alla Baita, l'antico ristoro del bosco, qui la neve dava veramente l'impressione di una di quelle belle nevicate invernali. Al limitar del fitto delle Cesane mi fermo, obbligato ad ammirare la foresta nella sua veste più elegante e bella.
Si fa sera e così scendo dal versante di nord-est dei colli nelle campagne della località detta Valli di Sopra, nei pressi di Isola del Piano, a salutare la giornata e guardare l'ennesimo crepuscolo al limitare della neve.

Le foto possono esprimersi meglio di ogni altra cosa:

 La foresta a Campo d'Asino, nelle Cesana bassa, la neve rende ancor più spettacolare questo prato cinto dalla foresta.
 I pini ormai morti lasciano strane forme nel bosco ancora più belle se decorate dal nevischio.
 La muta foresta di pini imbiancati.
 I giovani aceri sono gli unici alberi a riscaldare il bosco con i colori delle loro secche foglie.
 La neve rende artistico anche lo schianto di un pino.
 Un totem della natura.
 Vista tra le chiome.
 Sentiero innevato.
 Vista dei bianchi pini che ricoprono un colle della foresta.
Anche i corridoi taglia fuoco vengono esaltati con un po di neve sopra.
Lo steccato ai prati della Baita.
La graziosa baita in tenuta invernale.
La foresta delle Cesane in tutta la sua bellezza invernale, all'occhio pare quasi sconfinata.
Si avvicina la notte.
Casa Cecilia in inverno diventa ancor più "isola di bosco".
Si scende dai colli delle Cesane ed il bosco si fonde con la campagna.
Uno sguardo verso il tramonto in località Valli di sopra.
Tra colli bianchi e profonde valli in attesa dell'imminente tempesta.
Tramonto invernale sulla stradina.
La sera nelle silenti campagne.
Campi ricoperti dal nevischio.
L'addio al giorno trascorso.
Si giunge al limitar delle nevi.
Ma gli occhi si girano ad ammirare di nuovo le Cesane.

Guarda il percorso.

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale da Mombaroccio

Anche il Natale 2011 sta per essere archiviato tra grandi abbuffate, regali ma soprattutto quello spirito natalizio che unisce tutte le famiglie, almeno in queste giornate.

Come tutti gli anni evito di addobbare casa con orribili alberelli sintetici ed il presepe preferisco guardarlo fare da altri ma non rinuncio all'essenza di questa festività che alberga nel cuore di ognuno di noi. Nonostante ciò non resto indifferente a belle decorazioni come quelle nel borgo di Mombaroccio (PU), in piazza Barocci, nella loro estrema semplicità meritano di essere ammirate.

Buon Natale!

Guarda dove si trova Mombaroccio.

martedì 13 dicembre 2011

I volti nascosti nella Pieve vecchia di Ginestreto

Andando a spasso per le colline del pesarese, uno di questi giorni mi sono imbattuto in quei vecchi cartelli turistici di colore giallo, sul quale era scritto: Pieve vecchia di Ginestreto. Giunto alla chiesa non ho notato nulla di particolare, eccezzion fatta per la porta sbarrata ed il cimitero accanto. Ma ammirando la posizione panoramica del luogo mi sono accorto della sua piccola e graziosa abside, un residuo di arte romanica nell'apparente "anonimato" della Pieve, impreziosita da ruvidi volti di tufo consunti dai secoli. Per la prima volta ho potuto ammirare da vicino queste facce, questi strani esseri frutto della fantasia, di superstizioni e sacre scritture che tutt'oggi riescono ad inquietare l'animo di chi è costretto ad osservarle dal basso.

Tornato a casa ho cercato qualche informazione in rete ed ho scoperto che all'interno della Chiesa sono celati dei veri tesori dell'arte, salvati durante gli anni novanta dall'abbandono a cui è stato costretto l'edificio.
Ecco i link dove poter avere maggiori informazione sui dipinti della Pieve:
Qualche foto della Pieve vecchia di Ginestreto e delle sue facce decorative:

 La semplice facciata della Chiesa.
 La piccola e graziosa abside romanica.
I volti di pietra - 1
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Qui potrete trovare l'ubicazione della Pieve vecchia di Ginestreto mentre per visitarne gli interni bisogna rivolgersi al parroco della vicina Ginestreto.