venerdì 17 marzo 2017

Barco by night

Transitando lungo la strada statale 73 di Bocca Trabaria è impossibile non rimanere colpiti dalle scenografiche luci che decorano il Barco ducale di Urbania (PU).

lunedì 6 marzo 2017

Alle Cesane per una breve escursione sulla neve

La stagione invernale quest'anno, ha portato tanta neve nell'entroterra pesarese. Dopo molto tempo ho potuto immergermi nuovamente in un paesaggio imbiancato senza fare chilometri di strada. Proprio per dar sfogo a questa mia voglia di camminare nella neve, mi sono diretto sui colli delle Cesane, precisamente ai piedi della Torre Brombolona, nei pressi di Canavaccio di Urbino. 
Fatta eccezione per le valli, le colline dell'interno erano abbondantemente ricoperte di neve, sulla parte alta delle Cesane, intorno ai 600 metri di quota, con ogni probabilità si è toccato il metro di manto nevoso. 
Perciò, mosso puramente da spirito masochista e confidando nel fatto di conoscere molto bene la zona, ho intrapreso una breve escursione sulla neve munito solo di scarponi da trekking e batecchi da camminata nordica. All'avventura, si... ma fino a quando le gambe mi avrebbero retto, altrimenti dietro front!

L'itinerario
Nella mappa sottostante si trova il tracciato di questa piccola ma intensa escursione invernale. Partendo dal cimitero di Canavaccio, ai piedi della Torre Brombolona, il percorso sale lungo la strada bianca che conduce al villaggio di Villa Croce e continua fino alla foresta delle Cesane. L'ultimo tratto dell'itinerario invece è su sentiero il quale, prendendo di petto il crinale conduce direttamente alla Madonna Rossa, un edicola sacra posta lungo la strada provinciale delle Cesane.

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Alcune immagini dell'escursione

Eccomi al punto di partenza, ai piedi del colle della Torre Brobolona, nei pressi di Canavaccio di Urbino. Noto con dispiacere che dalla mia ultima visita una parte della torre è rovinata a terra.
La giornata non è di certo delle più belle, un cielo grigio piombo incombe sulla mia testa. Il manto nevoso in questo punto è sottile ma uniforme. Sotto di me si trova la Val Metauro e dall'altro lato di questa il Monte Pietralata.
Procedo a passo spedito e appena si sale noto che la neve inizia subito ad aumentare.
Mi soffermo su questa edicola sacra, ex-voto del tempo di guerra.
I colli delle Cesane e la foresta che li ricopre.
L'antica chiesa di Sant'Andrea in Primicillo ed annessi: ora è una country house.
Poco oltre si trova il villaggio di Villa Croce.
I piccoli contrafforti delle Cesane che si protendono verso nord-ovest.
Il borghetto seppur completamente recuperato è, fatta eccezione per una casa, disabitato. Anche lo spazza neve non è andato oltre la prima abitazione.
Inizio a curiosare in giro tra le case.
Le abitazioni sono molto graziose, confido che durante la bella stagione alcune di queste siano abitate.
Lasciata Villa Croce inizio a camminare sulla neve seguendo un sentiero che costeggia la strada principale.
Salendo la neve aumenta e pure la fatica, inizio anche a chiedermi quanta nlce ne possa essere incima a queste colline.
Sotto la neve la strada si biforca. Lascio il comodo tracciato ed imbocco il sentiero che tira dritto verso la sommità delle Cesane.
La neve inizia ad avere uno spessore ragguardevole, riesco a proseguire nella salita grazie alle orme lasciate in precedenza da un'escursionista, "molto più sveglio di me", munito di ciaspole.
Finalmente le pendenze calano.
E ben presto raggiungo la strada provinciale delle Cesane.
In cima al sentiero della Madonna Rossa 560m s.l.m..
Ed eccola la Madonna Rossa: un'anonima edicola sacra posta lungo la strada.
Bisogna subito fare dietro front... la notte sta incombendo.
La discesa, nonostante la neve, è piuttosto rapida e in men che non si dica ritorno nella stradicciola ripulita prima che sia completamente buio.
Faccio anche questo bell'incontro con due caprioli, molto probabilmente una madre con il suo cucciolo.
Stanco, con gli scarponi ridotti a due borse d'acqua ma comunque sia soddisfatto di questa piccola impresa me ne ritorno a casa.