martedì 27 marzo 2018

Pesaro, oltre via Branca

Personalmente non sono un grande amante della città però, quando mi trovo a girare nei centri storici, mi piace scovare quelle piccole chicche a cui il cittadino ormai non fa più caso. Pesaro, il mio capoluogo, è una città che ho iniziato a conoscere piuttosto di recente, un po' per puro campanilismo essendo "Fanocentrico" dalla nascita, un po' perché l'ho sempre vista poco attenta al suo patrimonio storico... Fatta eccezione per la Rocca Costanza, Gioacchino Rossini e poco altro. Capitando occasionalmente in centro a Pesaro, per l'esattezza a fare lo struscio tra piazza del Popolo e via Branca, di tanto in tanto fuggo dalla folla e porto la famiglia a girovagare per i vicoletti più stretti e meno affollati della città nella speranza di fare qualche piccola, piacevole scoperta.
 
Abbandonando via Branca in favore della stretta via Morselli, in prossimità di piazza Lazzarini, ci si imbatte in un particolare passaggio tra le fila delle case.
Un breve tunnel, con tanto di pozzo al centro, che immette in una graziosa piazzetta semicircolare un tempo corte del prospicente palazzo Ciacchi ora sede di confindustria. Si tratta di uno spiazzo ben rifinito, grazioso, dove si trovano anche alcuni locali ma è purtroppo compromesso dalle auto in parcheggio.
La particolarità di questo slargo nel bel mezzo del centro storico di Pesaro sta però nella lapide posta proprio sopra al passaggio.
 
Al nobile committente che volle creare questo varco aperto a tutti non mancava di certo l'ironia.

mercoledì 21 marzo 2018

Il burian è tornato

Sono trascorsi sei anni dall'ultima volta in cui il gelido vento siberiano, il burian appunto, si è abbattuto sul territorio pesarese. Questa volta è giunto sul finire di febbraio, in un periodo dell'inverno dove la gente ormai inizia a pensare al tepore primaverile più che al ghiaccio ed alla neve. Addirittura, i meteorologi pensano che ci sarà un'altra breve irruzione del burian nella seconda parte di marzo... staremo a vedere.
Nel frattempo inizio a fare una mia personale conta dei danni dovuti alla neve ed al freddo appena trascorso. Vivendo da qualche tempo a Montegiano, nelle campagne di Mombaroccio (PU), a più stretto contatto con la natura, ho capito che la bellezza che si associa alla neve è effimera se non addirittura del tutto illusoria. La natura, soprattutto quella che l'uomo plasma e cura nella campagna, soffre moltissimo il gelo e la neve.

Durante le ultime nevicate mi sono concesso qualche breve uscita lungo le strade di Montegiano e dintorni. Volevo, con la mia fotocamera, scovare qualcosa che mi era sfuggito nelle bufere passate.
Camminando su e giù tra le strade colme di neve, oltre a scorci imbiancati, ho notato un gran numero di piccoli uccelli riversi lungo le strade alla ricerca di cibo.
Ma ciò che ha reso realmente diversa questa nevicata rispetto quelle precedenti è mia figlia Nicole, per la prima volta in vita sua la piccola ha avuto a che fare con la neve.

Le Immagini di questa nevicata

25 febbraio, domenica pomeriggio, la neve inizia a posarsi sui colli di Mombaroccio. Decido di sgranchirmi le gambe nei pressi del Beato Sante e scovare alcuni bei scorci.
 Oltrepasso il Passo del Beato Sante per perdermi nelle campagne circostanti.
 E mi ritrovo davanti ad un albero solitario sferzato dalla neve e dal vento ghiacciato.
 Ritorno al Beato Sante dove molte persone sono giunte per godere di questa prima imbiancata.
 Evito come sempre la confusione e mi addentro nel bosco.
 Per concludere in bellezza la camminata, mi fermo ad ammirare il borgo di Mombaroccio.
Lunedi 26 febbraio, la notte ha portato molta neve e per uscire di casa bisogna spalare. La mia piccola Nicole non si tira indietro, armata di buona volontà e ciuccio cerca di darmi una mano... anche se in realtà è la mamma che le sorregge la pala.
 Dopo aver tanto spalato mi concedo una rilassante camminata.
 Proprio in questo momento mi rendo conto di essere circondato da numerosi, piccoli, uccelli.
Al Beato Sante sono sorpreso da una violenta tormenta.
 Gira e rigira mi trovo nella minuscola località detta La Dora.
 Resto qualche istante ad osservare queste vecchie casette.
In una di queste trovo un messaggio... chissà se l'interessato lo ha letto.
 Alla Dora noto un albero di cachi preso d'assalto da diversi uccellini.
 Qualcuno di questi è anche piuttosto particolare.
 Le campagne tra La Dora e Montegiano completamente ricoperte di neve.
 Martedì 27 febbraio, finalmente un po' di sole.
Ripulisco tutti i passaggi intorno a casa per l'ennesima volta e poi, come è consuetudine in queste giornate "di burian", mi fo la mia camminatina.
 Anche in questa passeggiata continuo la mia osservazione dei piccoli uccelli.
 Oggi gli uccelletti sono ancora più numerosi lungo le strade e meno curanti di chi gli passa vicino... i morsi della fame si fanno sentire.
 Un grazioso pettirosso.
 Trovo vicino a casa una strada rimasta completamente inneva, qui gli spazzaneve non sono arrivati, motivo in più per percorrerla.
 Infondo alla via ci sono molti passeri affannati a cercare qualcosa di commestibile nonostante sia quasi buio.
Prima di rientrare mi fermo sotto una grande quercia a contemplare la gelida atmosfera che mi circonda... chissà quanto tempo passerà prima di rivedere questi paesaggi.

Nei giorni a seguire, fortunatamente, le condizioni metereologiche sono lentamente migliorate ma altra neve è caduta e con l'innalzamento delle temperature una pioggia ghiacciata ha colpito pesantemente l'entroterra.