domenica 13 novembre 2016

Una rigenerante passeggiata nelle campagne di Montegiano e Ripalta

All'inizio dell'estate appena trascorsa io, assieme alla mia nuova famiglia, mi sono stabilito nel piccolo borgo di Montegiano, Monbaroccio (PU). Località collinare caratterizzata da una campagna molto bella, di cui ho già parlato spesso e volentieri. 
Terminato il trasloco e dopo un necessario periodo di ambientazione, ho subito cercato una mattina adatta per darmi una sgranchita alle gambe. La campagna attorno alla nuova dimora è caratterizzata dalla presenza di numerose stradicciole, alcune semi abbandonare, che mettono in comunicazione gli antichi borghi con villaggi rurali, chiese, mulini dismessi e sperduti casolari. Il luogo ideale per rilassarsi camminando.

Prima di mettersi in marcia è possibile consultare la MAPPA con il tracciato di questa escursione rurale.

La passeggiata ha inizio una domenica mattina, poco dopo l'alba. La partenza è da Via Marte, una ripida stradina nei pressi di casa mia che funge da scorciatoia tra il borgo di Montegiano ed il convento del Beato Sante.
La viuzza prima di inabissarsi nel bosco attraversa un tratto di bellissima campagna; scovo anche questa lunga schiera di casette per le api. Peccato che la foto non sia riuscita a immortalare l'enorme via vai degli insetti.
Piccola edicola sacra ai bordi della via che ormai costeggia il bosco del convento del Beato Sante. Quest'area, come si evince dai toponimi del luogo (Montegiano, via Marte), era già sacra prima dell'avvento del Cristianesimo.
Il panorama ai piedi del santuario: l'Appennino sullo sfondo, le campagne circostanti, macchie di bosco in continua crescita.
Le case del Passo del Beato Sante, proprio sotto la strada che conduce al convento.
Via Marte termina proprio tra le case del passo e l'ingresso del santuario francescano. Non raggiungo l'edificio sacro ma passando osservo la lunga scalinata che conduce alla piazzetta antistante la chiesa.
Arrivo in paese dove un vecchio cartello turistico mi ricorda il passaggio dal comune di Mombaroccio a quello di Serrungarina.
Arrivato in una curva a gomito imbocco, sulla sinistra, una stretta stradina di ghiaia.
Fino a questo momento non ero mai transitato lungo questa via, nonostante frequenti la zona da anni. Prima di mettermi in cammino, osservando le mappe del posto ho notato che la strada dall'alto del colle si inabissa nel profondo della valle fino a toccare il torrente Rio Secco, dopo di che raggiunge l'antico borgo di Ripalta.
Devo ammettere che lo scopo di questa escursione era proprio quello di andare alla scoperta dei luoghi, delle bellezze e soprattutto dei segreti nascosti da questa anonima carrareccia di campagna.
Pochi metri in avanti ed uno spiraglio tra la vegetazione conduce lo sguardo fino al mare.
L'ambiente non può essere più tranquillo e sereno di così.
Indisturbato mi immergo nella campagna.
Mano a mano che discendo a valle la strada involve... sembra quasi di fare un viaggio indietro nel tempo.
Il campanile del Beato Sante veglia su questo angolo di verde.
Raggiunta una casa in ristrutturazione la strada pare finire ma guardando bene tra l'erba alta scovo un sentiero con tanto di cartello stradale che dice: "strada priva di segnaletica"... ma guarda un po!
Da una via semi asfaltata si arriva ad un sentiero tra la boscaglia.
La cosa non dura molto e ben presto finisco all'interno di un'azienda agricola. Proseguo la discesa della valle fino a raggiungere finalmente il torrente Rio Secco.
Proprio ai bordi del rivo d'acqua una piccola rosa fa sfoggio della sua bellezza.
Cammina, cammina... come nella fiaba di Hansel e Gretel, raggiungo una casa che sembra la degna dimora di una strega. Mi immagino una notte oscura, senza luna, la casa illuminata ed una vecchina alla porta pronta ad accogliere il malcapitato viandante per poi mangiarselo fin quando non sopraggiunge il giorno e tutto ritorna come nella foto.
Finalmente sono a Ripalta.
Poco sotto alla strada in cui mi trovo, spunta dalla vegetazione ciò che resta del castello.
Questo mozzicone di torre è ciò che rimane della cinta muraria del castello di Ripalta. La rocca eretta a strapiombo sopra la Valle del Rio Secco faceva parte di un sistema di fortificazioni poste a difesa del territorio fanese.
Anche due vecchi muracci hanno diritto ad avere un numero civico.
Proprio accanto al rudere si trova l'antico abitato di Ripalta; storicamente definito "Meschinissima villa".
La vecchia chiesa parrocchiale di San Biagio e Cesareo. Oggi dell'edifico restano intatte solo le pareti perimetrali mentre l'interno è completamente crollato. Ripalta pur essendo una località marginale ed isolata arrivò a possedere ben tre chiese infatti, la curia fanese scelse questo villaggio come luogo di riposo e rifugio durante le epidemie di peste.
Una scalinata rimessa a nuovo taglia in due il piccolo centro.
Fuori dal borghetto, lungo la strada che scende a valle, si trova il vecchio lavatoio di Ripalta: costruito nel 1807 con pietra rosa del Furlo da scalpellini forsempronesi sostituì il precedente lavatoio risalente al 1500.
Una casetta piccola, piccola.
Mentre sono quasi fuori da Ripalta, alla mia destra, appare Cartoceto.
Finalmente la strada scende decisa verso la Valle del Rio Secco.
Alla mia sinistra torno a vedere il colle del Beato Sante e sotto il villaggio di Montegiano; punto di partenza e di arrivo di questa escursione.
La campagna in questa zona è decisamente incantevole.
Ai piedi di Montegiano incontro questo vecchio edificio, un tempo mulino ad acqua.
Dopo poco che la strada prende a salire, su una curva molto stretta e ripida svolto per un sentiero sulla sinistra, di rimpetto a due case.
Devo destreggiarmi per un po tra la vegetazione...
...fin quando mi ritrovo solo nei campi.
Raggiungo finalmente l'antichissimo sentiero che conduce a Montegiano.
Edicola sacra apparentemente posta nel nulla ma che sta ad indicare il luogo in cui si trovava la vecchia chiesa ed il castello di Montegiano. Argomento già trattato nel post La Montegiano dimenticata.
E finalmente eccomi sbucare davanti alla chiesa nuova di Montegiano. La temperatura ormai è alta e non vedo l'ora di tornare a casa per rinfrescarmi all'ombra.

4 commenti:

  1. Complimenti pei la descrizione dei paesaggi e per le foto che rendono perfettamente omaggio hai posti...

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  2. Bello provare nuovi percorsi,camminando in un ambiente che ispira pace e serenità!

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