Montegiano, in prossimità dell'ora di pranzo. Il sole arroventa la campagna mentre Gianni, mio padre, sta arrostendo la carne difronte al capanno degli attrezzi, riparato dall'ombra di un grande noce.
Appena passo li vicino il babbo inizia a chiamarmi dicendo solamente "vieni a vedere...". Quando arrivo, Gianni indica un punto alla base del noce e volgendo lo sguardo in direzione scorgo subito un enorme bruco costellato di ciuffi azzurri e inquietanti peli neri.
Si tratta della Saturnia Pyri, un grosso bruco di dieci centimetri dal quale, dopo una lunga metamorfosi, "nascerà" una delle falene più grandi d'Italia.Il bruco in questione sta cercando di raggiungere il noce che lo sovrasta.
Mio padre, nonostante provi del fascino nei confronti del lepidottero, è comunque intenzionato ad eliminarlo, considerando l'animaletto nocivo per gli alberi da frutto. Fortunatamente le faccende per la preparazione del pranzo domenicale ha distratto Gianni consentendo al bruco di guadagnare le alte fronde del noce.
Veramente non mi piace nessun isetto...lo so che la falena saturna pyri non e bella ma veramente, la preferisco piu di questo "piccolo mostro" che ha trovato il tuo babbo...Allora ce bisogno di aspettare dopo la metarfosi...Buona cattura! Abbraccio Barba!
RispondiEliminaLa caccia si preannuncia difficile, la falena ha una vita veramente breve.
EliminaA presto amica mia!