Molto tempo è passato da quando feci questa escursione sul Monte Acuto, la seconda cima del Massiccio del Catria. Purtroppo la mancanza di tempo mi costringe a rimandare alcune pubblicazioni e, come se non bastasse, l'accavallarsi di materiale protrae l'uscita del post a tempo indefinito. Così è successo per questa breve ma bella scarpinata sul Monte Acuto. Devo aggiungere poi che alcune foto andarono perdute a causa di un problema nel pc, la cosa non mi piacque, perciò relegai le immagini superstiti nell'angolo buio del mio archivio. Ma su tutte le foto ancora utilizzabili ce n'era una che è rimasta impressa nella mia mente... un bombo in cerca di nettare su un grosso cardo. Andando a riguardare l'immagine, qualche giorno fa, ho deciso di rivalutare l'intera escursione e postarla.
Una giusta decisione, devo ammetterlo... per la serie "meglio tardi che mai".
Sempre al passo si trova un abbeveratoio per animali stracolmo d'acqua. la mia attenzione però è rivolta alla montagna e ai suoi pendii.
Finalmente inizio a salire. Il sentiero prende a inerpicarsi in prossimità della cresta occidentale. Sullo sfondo il Monte Alto attraversato da quella contorta e polverosa strada che raggiunge Bocca della Valle.
Campanule lungo il cammino.
Il sentiero non è segnalato ma è ben riconoscibile, spesso si divide per poi riunirsi più in alto.
Il villaggio di Chiaserna, comune di Cantiano (PU).
Tra i costoni dell'Acuto osservo l'Appennino protrarsi verso sud.
Bianche nuvole si avvicendano velocemente sulla cima della montagna.
Nell'ascesa è spesso possibile individuare degli omini di pietra, molto utili per l'orientamento.
Finalmente il Monte Catria.
Mi avvicino alle cime dell'Acuto.
Oltrepassato il primo picco ecco apparire la vetta.
Mi guardo attorno... la vegetazione di altura è piuttosto differente da quella che si trova più in basso, questa specie di pianta grassa dalle forme vagamente falliche ne è la dimostrazione.
Ed ecco la foto che mi ha convinto a pubblicare l'escursione nonostante la perdita di diverse immagini: un bombo alla ricerca di nettare su un grosso cardo ai piedi della cima del Monte Acuto.
Ultima salita prima di raggiungere la vetta.
Ed eccomi in cima, a quota 1668 metri.
Da questa posizione osservo i monti dell'Appennino a settentrione anche se la foschia limita notevolmente la visuale.
Scendo attraverso il crinale orientale.
Alcuni cavalli pascolano tra le pietraie dell'Acuto.
A sud osservo i prati dell'Infilatoio con quello che resta di due pale eoliche e dietro il Monte Catria.
Più in basso, in prossimità della funivia, dei cavalli si riparano sotto una macchia di faggi.
Svolto a destra, verso sud, su un comodo sentiero che attraversa un'alta faggeta.
In breve tempo mi ritrovo ai prati dell'Infilatoio, da qui do un'occhiata al Monte Acuto sul quale mi trovavo poco prima.
Mi dirigo ancora a sud, verso il Catria, tra bellissime mucche e i loro meno belli escrementi.
Appena raggiunta la strada che scende a Chiaserna, svolto a destra su un sentiero che si districa tra prati e faggete.
Fonte del Faggio, ricchissima di buona e gelida acqua.
Poco oltre si trova un piccolo bivacco ed un bivio, continuare sul sentiero di destra altrimenti si scende sulla strada per Chiaserna... il sottoscritto ne sa qualcosa.
Il percorso è piuttosto agevole e consente di attraversare il fianco ovest del Monte Acuto velocemente. Prima di andarmene mi concedo un'ultima occhiata sul Monte Catria il quale si è liberato da quelle pesanti nubi che lo minacciavano.
Oltrepasso una staccionata e...
... poco prima di ritrovarmi come d'incanto al punto di partenza vengo salutato da questo rigoglioso cespuglio di ginestre.
Potete osservare il tragitto di questa escursione sul Monte Acuto consultando la MAPPA.