Personalmente non sono un grande amante della città però,
quando mi trovo a girare nei centri storici, mi piace scovare quelle piccole
chicche a cui il cittadino ormai non fa più caso. Pesaro, il mio capoluogo, è
una città che ho iniziato a conoscere piuttosto di recente, un po' per puro
campanilismo essendo "Fanocentrico" dalla nascita, un po' perché l'ho
sempre vista poco attenta al suo patrimonio storico... Fatta eccezione per la
Rocca Costanza, Gioacchino Rossini e poco altro. Capitando occasionalmente in centro a Pesaro, per
l'esattezza a fare lo struscio tra piazza del Popolo e via Branca, di tanto in
tanto fuggo dalla folla e porto la famiglia a girovagare per i vicoletti più
stretti e meno affollati della città nella speranza di fare qualche piccola,
piacevole scoperta.
Abbandonando via Branca in favore della stretta via
Morselli, in prossimità di piazza Lazzarini, ci si imbatte in un particolare
passaggio tra le fila delle case.
Un breve tunnel, con tanto di pozzo al centro, che immette
in una graziosa piazzetta semicircolare un tempo corte del prospicente palazzo
Ciacchi ora sede di confindustria. Si tratta di uno spiazzo ben rifinito,
grazioso, dove si trovano anche alcuni locali ma è purtroppo compromesso dalle
auto in parcheggio.
La particolarità di questo slargo nel bel mezzo del centro
storico di Pesaro sta però nella lapide posta proprio sopra al passaggio.
Al nobile committente che volle creare questo varco aperto a
tutti non mancava di certo l'ironia.
Le scritte sono uno spasso, quanto mi mancano le marche
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