La mattina del 25 aprile appena trascorso, di buonora, mi sono recato a fare quattro passi nel borgo di Fontecorniale, comune di Montefelcino (PU). Già in passato sono stato di questo paesello di collina, in particolare per parlarvi degli affreschi nella chiesetta di San Michele Arcangelo. Stavolta sono tornato a Fontecorniale proprio nel giorno della liberazione, per ricordare alcuni sanguinosi avvenimenti accaduti qui nel corso della seconda guerra mondiale.
Durante l'occupazione nazista, poco prima che i tedeschi si trincerassero nella Linea Gotica, la Valle del Metauro, sulla quale il borgo di Fontecorniale si affaccia, era zona di scontro. Nell'estate del 1944 gli alleati salivano piuttosto rapidamente verso il nord della penisola mentre le forze partigiane come la Brigata Garibaldi Bruno Lugli, la V° Brigata Garibaldi Pesaro, il GAP combattevano i tedeschi nei territori ancora occupati.
A metà luglio le forze della Brigata Lugli si stavano radunando a Fontecorniale e sul sovrastante Monte San Bartolo assieme ad altri gruppi partigiani. Il 26 dello stesso mese 50 soldati tedeschi giungono in paese per fiaccare questa sacca di resistenza. I nazisti entrati a Fontecorniale prendono in ostaggio 20 abitanti, uccidendo due civili, Domenico Brunetti e Guerrino Becci per poi utilizzarli come esca. I partigiani intervengono liberando gli ostaggi e mettendo in fuga i tedeschi. Nell'azione,il partigiano Giordano Borgini, di soli 22 anni, perderà la vita. Alle 16:00 circa avviene il contrattacco tedesco che, con mezzi semicingolati, mettono in grave difficoltà la Brigata Lugli fino a farla ripiegare e riprendono il controllo del paese. Per rappresaglia vengono bruciate alcune abitazioni di Fontecorniale. Nel rogo muore Elisa Fazi in Marcucci; la donna, paralitica, non poté essere soccorsa da nessuno per ordine dell'ufficiale tedesco che comandava la spedizione.
La piccola comunità di Fontecorniale, è rimasta profondamente segnata da questi eventi e con numerose lapidi e monumenti ha voluto ricordare quei giorni bui. Nei decenni seguenti gli abitanti ne hanno anche giovato, ospitando i raduni dei partigiani che quel 26 luglio 1944 hanno combattuto i tedeschi proprio quassù. Ora però, dopo più di settant'anni, le adunate di partigiani sono solo un lontano ricordo ed il borgo appollaiato sul suo promontorio muore lentamente assieme ai sui ultimi abitatori.
Nel piazzale antistante la chiesa del paese trovo il primo piccolo monumento che commemora i patimenti della guerra. Si tratta di una colonna con in cima una rappresentazione di Santa Barbara.
Sotto la statua vi è incisa una preghiera:
VERGINE INVITTA
COME CI SALVASTI
AL PASSAGGIO DEL FRONTE
SALVA I NOSTRI CAMPI
DALLE TEMPESTE
E LE ANIME NOSTRE
DALLE PENE ETERNE
Mentre alla base delle colonna è scritto:
A
S.BARBARA V. E M.
PARROCCHIANI E SFOLLATI
PRODIGIOSAMENTE PROTETTI
DAL MICIDIALE CANNONE
NELL'AGOSTO 1944
GRATI E RICONOSCENTI
DEDICANO
24 AGOSTO 1946
Oltre la piazza si trova il Parco della Rimembranza. In occasione del giorno di festa c'è anche il custode intento a ripulire e rassettare.Il parco è zeppo di monumenti ai caduti. Il primo è un masso di pietra con affisse due lapidi.
Una di queste recita retorico:
SINO AL SACRIFICIO
DELLA VITA
PER LA PATRIA
E NELLA RESISTENZA
CHE SIGNIFICANO
GIUSTIZIA PACE E
LIBERTA'
25 APRILE 1975
L'altra lapide ricorda Brunetti Domenico, il civile ucciso dai tedeschi quel 26 luglio del 1944.
Il monumento principale del parco... la grande statua di bronzo raffigurante un combattente, dedicata alle tre brigate partigiane che combatterono su questi colli, la Bruno Lugli, la V°Pesaro, la GAP e a quanti ovunque combatterono. La statua è stata posizionata qui nel 2014 prima, si trovava sul Monte San Bartolo, il colle che sovrasta Fontecorniale, all'ombra di un grande ripetitore televisivo.Tutto sommato è meglio averla in paese difronte ai bidoni della spazzatura.
Ultimo monumento del parco... un'altra pietra con lapide che riporta i nomi di tutti i caduti di Fontecorniale.
Dietro il parco si entra nel cuore del borgo, la rocca: in gran parte distrutta durante l'ultima guerra ora patisce una lenta agonia per il progressivo abbandono.
Anche qui scovo una lapide la quale sta a ricordare la casa natale di Don Ugo Bonazzoli, cappellano militare disperso in Russia nel 1943.
Lascio Fontecorniale e salgo sul Monte San Bartolo. Come probabilmente accadeva settant'anni le pecore sono al pascolo vegliate dal cane pastore.
Dal San Bartolo la vista sul paese è eccellente, forse quel 26 luglio 1944 i partigiani osservavano le manovre delle truppe tedesche proprio da qui.
Nonostante il cielo grigio la vista sul territorio circostante è eccellente. Nella foto è ben distinguibile la sagoma del Monte Carpegna.
La cima del San Bartolo con il grande ripetitore, ai sui piedi è possibile vedere il basamento sul quale poggiava la statua del combattente fino al 2014.
Mi dirigo nei pressi del ripetitore, poco oltre, tra la boscaglia, individuo un sentiero ben custodito che conduce ad un piccolo cippo.
Chissà per quale motivo il monumento fu posto in un logo così impervio e nascosto. Le incisioni ricordano le vittime di quel tragico luglio '44, in cui i tedeschi giunsero a Fontecorniale. Mi accorgo però che la rappresaglia nazista è anticipata di un giorno, il 25 luglio... banale errore dell'incisore o forzoso richiamo al 25 aprile?
Esco dalla boscaglia per farmi un piccolo giretto tra i numerosi sentieri che percorrono la collina.
Mentre passeggio cerco di immaginare questi luoghi più di settantanni fa, quando il San Bartolo era pullulava di partigiani.
Ma certo non distolgo lo sguardo dalle cose belle della natura.
Tra macchie di bosco e radure isolate...
... giungo a questo piccolo casino di caccia nascosto da grandi querce.
Mentre osservo il rifugio non posso fare a meno di chiedermi se questo, durante la guerra, non sia stato un covo di partigiani.
Guarda dove si trova Fontecorniale.
Luoghi solitari ma pieni di memoria... chissà, tra non moltissimi anni quando non ci sarà più nessun testimone diretto, se quei monumenti e quei cippi "parleranno" ancora a qualcuno...
RispondiEliminaPer il momento l'anpi mantiene vivo il ricordo ma certo la memoria di quegl'eventi è scarsa. Anche io prima di documentarmi in rete non conoscevo gli accadimenti bellici di Fontecorniale.
EliminaQuesti i tuoi viaggi, oltre ad offrirci delle belle immagini, ci permette conoscere alcune testimonianze che, altrimenti, potessimo mai vedere. Grazie! Abbracci Barba.
RispondiEliminaGrazie a te cara Patzy!
EliminaTra queste belle foto né manca forse una, scendendo il sentiero dopo l'antenna Tv, sotto l'ex ristorante Cometa, C'è una strada a sx che porta ad una casa (ora proprietà privata, ma accessibile e non abitata) era il rifugio dei partigiani, c'è una lapide in alto sulla parete che lo ricorda. Complimenti per i percorsi.
RispondiEliminaGrazie Paolo per l'interessante notizia... sapevo della lapide ma non avevo idea di dove si trovasse.
EliminaBuongiorno dove si può trovare di preciso il monumento dei caduti nei pressi del ripetitore?
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